La stagione dichiarativa è ormai alle porte e, con il suo arrivo, una delle domande più frequenti riguarda la Tredicesima. Si tratta di un bonus aggiuntivo che interessa sia i lavoratori dipendenti sia i pensionati. Ma quali sono le novità e quando verrà effettivamente accreditata agli italiani? Approfondiamo insieme tutti i dettagli.
Bonus Tredicesima, di che cosa si tratta?
Innanzitutto, la tredicesima è una prestazione economica aggiuntiva. In termini semplici, rappresenta una mensilità extra che viene corrisposta generalmente alla fine dell’anno. In questo modo, oltre alle dodici mensilità ordinarie, se ne aggiunge una ulteriore nella busta paga di dicembre. Questo beneficio spetta anche ai pensionati, a condizione che abbiano maturato il diritto come ex lavoratori dipendenti.

La tredicesima viene riconosciuta a chi è uscito dal mondo del lavoro e si trova in pensione, purché titolare di: pensione di vecchiaia, pensione anticipata, pensione ai superstiti, assegno sociale, pensione di invalidità civile o assegno ordinario di invalidità . Tutte queste categorie rientrano nei requisiti previsti e possono quindi beneficiare di questa mensilità aggiuntiva.
La tredicesima viene erogata una sola volta all’anno, solitamente nel mese di dicembre. Per i lavoratori attivi, l’importo è calcolato in base ai mesi effettivamente lavorati durante l’anno. Per i pensionati, invece, la somma viene determinata in relazione all’importo della pensione percepita.
Quali sono i limiti di reddito?
L’ammontare della tredicesima dipende principalmente da due fattori: il reddito complessivo del pensionato e l’importo della pensione stessa. Lo scorso anno, il trattamento minimo INPS si aggirava intorno ai 600 euro, cifra che viene periodicamente aggiornata secondo specifici parametri e formule di calcolo.

Il bonus viene accreditato in modo automatico, senza necessità di presentare alcuna domanda. L’INPS si occupa di verificare la correttezza dei dati e che il beneficiario sia in possesso di tutti i requisiti necessari. Una volta effettuati i controlli, si procede semplicemente al calcolo dell’importo spettante.
Ricevere una mensilità aggiuntiva rappresenta un aiuto concreto per molte persone, soprattutto in un periodo storico in cui le difficoltà economiche sono sempre più diffuse. La tredicesima offre un sollievo tangibile e contribuisce a rendere più serena la conclusione dell’anno, motivo per cui viene attesa con grande interesse da tutti i beneficiari.
Contributi e tasse
Naturalmente, anche sulla tredicesima vengono applicati contributi e imposte. In particolare, la tassazione su questa mensilità può risultare più elevata rispetto alle altre mensilità ordinarie, poiché non si applicano le detrazioni per lavoro dipendente. Di conseguenza, l’importo netto può essere inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe.

Un aspetto positivo è che sulla tredicesima non vengono trattenute le addizionali regionali e comunali, che sono invece prelevate dall’INPS tra gennaio e novembre. Questo significa che, almeno per queste voci, la tredicesima risulta un po’ più “leggera†dal punto di vista fiscale, anche se le regole possono variare nel tempo.
Inoltre, la tredicesima, salvo eventuali modifiche normative, viene inclusa anche nel calcolo del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). In questo modo, la mensilità aggiuntiva contribuisce a determinare l’imponibile su cui si basa la liquidazione che il lavoratore riceverà al termine del rapporto di lavoro.
Per concludere
Comprendere il funzionamento della tredicesima è piuttosto semplice: si parte dalla retribuzione lorda mensile e si divide per dodici. Ogni dodicesimo rappresenta una quota della tredicesima, che viene maturata mese dopo mese durante l’anno lavorativo.

In pratica, al lavoratore viene riconosciuta una quota per ogni mese di attività svolta. Per i pensionati, il calcolo segue lo stesso principio, ma si tiene conto dei mesi a partire dall’inizio della percezione della pensione. In ogni caso, si tratta di un contributo molto atteso e apprezzato da tutti coloro che ne hanno diritto.
Per ricevere la tredicesima è sufficiente rispettare i requisiti previsti, che vengono puntualmente verificati dall’INPS. Non è necessario presentare alcuna domanda: l’erogazione avviene in modo automatico, generalmente nel mese di dicembre, senza ulteriori adempimenti da parte del beneficiario.